Verso il congresso DS
Veltroni e D’Alema a Firenze
Giovedì si parlerà di Partito Democratico con gli amministratori.
Il presidente DS presenta la mozione Fassino il 16 febbraio
Firenze, 6 febbraio 2007 - Depositata la mozione di Piero Fassino, entra nel vivo la discussione congressuale dei Democratici di Sinistra di Firenze e della Toscana. Nel mese di marzo si svolgeranno i congressi di sezione, a seguire il Congresso dell’Unione Metropolitana DS (probabilmente il 28, 29 e 30 marzo), poi il congresso regionale il 13 e 14 aprile a Carrara, mentre dal 19 al 21 aprile sarà proprio Firenze ad ospitare il Congresso nazionale della Quercia.
A sostegno della mozione Fassino arriveranno a Firenze in questi giorni il sindaco di Roma, Walter Veltroni, e il presidente dei DS, Massimo D’Alema. ll calendario delle iniziative è stato presentato questa mattina.
Veltroni sarà a Firenze per parlare del progetto del Partito Democratico, giovedì 8 febbraio, alle 21.30, al Palaffari. Ne discuterà con il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, con il primo cittadino di Livorno, Alessandro Cosimi, il segretario dei DS toscani, Andrea Manciulli, il coordinatore del comitato di reggenza dei DS dell'Unione metropolitana di Firenze, Andrea Barducci, il presidente della Regione, Claudio Martini, Alessandra Pini, sindaco di San Godenzo, Gianna Magherini, sindaco di Rignano, e gli amministratori DS della Toscana.
D'Alema sarà a Firenze, venerdì 16 febbraio, per la presentazione regionale ufficiale della mozione congressuale di Piero Fassino. L'iniziativa, a cui parteciperanno, tra gli altri, Manciulli, Barducci, Domenici, Martini e il coordinatore regionale della mozione, Franco Ceccuzzi, si terrà alle 21 nell’auditorium del Palazzo degli affari.
«Finora la costruzione del Partito democratico e' stata vista come qualcosa che riguarda solo forze politiche esistenti e stati maggiori, ma questo stato d'animo e' sbagliato – ha dichiarato Leonardo Domenici, sindaco di Firenze - E' fondamentale far sentire la propria voce per una consapevolezza diffusa del processo, e' l'occasione di parlare e dire, ognuno, come si vuole questo nuovo Partito democratico. Questo atteggiamento deve vivere nel congresso ds e nella successiva fase costituente».
«Numerose sono state le adesioni di amministratori, dirigenti e segretari di sezione fiorentini già pervenute dal 31 gennaio, data di uscita ufficiale della mozione Fassino - ha dichiarato Michele Morrocchi, Segretario dell’Unione Comunale DS di Firenze -, ma molto deve ancora essere fatto, affinchè il partito democratico diventi lo specchio della nuova realtà politica italiana».
"Parleremo di Partito Democratico con Walter Veltroni e i nostri sindaci per valorizzare e raccogliere il contributo e lo slancio verso il nuovo soggetto unitario che arriva dagli amministratori - ha dichiarato Andrea Manciulli, segretario regionale DS -. Vogliamo che il futuro dei DS sia il risultato di una discussione partecipata e aperta ai nostri iscritti e a tutti coloro che oggi non hanno in tasca la tessera di alcun partito, ma hanno votato la lista dell’Ulivo negli appuntamenti elettorali di questi anni e guardano con favore al nuovo soggetto unitario. Abbiamo ritenuto di organizzare la presentazione ufficiale della mozione di Piero Fassino con il presidente D’Alema proprio per la consapevolezza che questa fase politica necessita una grande condivisione di progetti e idee tra militanti, cittadini e i massimi livelli dirigenti del partito”.
«L’obiettivo è quello di arrivare a costituire un partito riformista con alla base un patto che unisca il più largo arco di forze possibili - ha spiegato Fabrizio Ronchi, coordinatore della Mozione Fassino per l’Unione metropolitana fiorentina -. Un partito di larga adesione, strutturato nel territorio, visto che il documento di contributo stilato dalla Toscana ha influenzato in maniera importante la mozione e del quale parleremo insieme a Veltroni».
«L’obiettivo del Partito Democratico deve essere quello di legittimare nuovamente la politica - ha ribadito Alberto Formigli, capogruppo DS in Comune a Firenze – per garantire agli elettori l’idea di una stabilità di governo».
Firenze, 6 febbraio 2007
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